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Gli spettacoli da noi prodotti...

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- Leonardo, diverso da chi?

- Aristide, Il Vescovo del Sorriso

- Game Over

- Amleto, 400 anni dopo

La Zona Cesarini

 

Anno 2015 - Regia: Simone Severgnini - Testo: Filippo Pozzoli e Simone Severgnini

Con: Matteo Castagna, Paolo Grassi, Filippo Antonio Prina e Antonio Romelli

 

La zona Cesarini è una metafora calcistica che sottende un riscatto avvenuto a tre fischi quasi giunti, figlia illegittima di un'italianissima arte di arrangiarsi e di tempi regolamentari di sofferenza, sacrificio e contenimento. Con la stessa tenacia, quattro personaggi logorati dai tempi che sono si tengono in piedi a vicenda, poggiati al solito tavolino del solito bar su cui annegare i pensieri e le angosce della vita quotidiana nel tifo sguaiato per la propria squadra di calcio. Proprio il calcio, quando il loro equilibrio di un castello di carte sembra sfaldarsi del tutto, fornisce l'assist per la svolta della vita. Il gol in rovesciata in cui ormai non spera più nessuno, da segnare all’ultimo minuto, prima che risuonino i tre fischi di una vita da panchinari in una squadra di bassa provincia.

La zona Cesarini è una commedia dolceamara, un non troppo tacito tributo a quelle pietre miliari della storia cinematografica italiana posate da maestri immortali quali, ad esempio, Monicelli e Totò.

Si mette in scena una “banda degli onesti” nella Brianza del ventunesimo secolo, con tutto il suo cinismo e la sua disillusa disperazione – ma anche un’incantata e creativa speranza.

Miss Parkinson

 

Anno 2014 - Regia: Simone Severgnini - Testo: Michela Cancelliere e Filippo Pozzoli

Con: Michela Cancelliere e Simone Severgnini

 

Miss Parkinson è la storia di una donna che non si è mai arresa; la storia Michela Cancelliere, docente di educazione fisica e di ginnastica aerobica, affetta dal morbo di Parkinson giovanile dal 1998. Lo spettacolo ripercorre alcuni momenti della vita di Michela, da quando questa correva “a gonfie vele”, ai primi sintomi, fino alla diagnosi; e soprattutto racconta il suo rapporto con la malattia: dal rifiuto all’accettazione, fino alla presa di coscienza, fino al ritorno al sorriso. 

Una storia che riteniamo importante raccontare a molti. Perché nel combattere contro le malattie che colpiscono le nostre vite, il sorriso è un’arma unica. Anche per questo, per il suo costante e stupefacente sorriso, A mettere in scena questa storia non poteva essere altri che Michela, l’autrice di questo splendido libro, che ci ha creduto tanto da trasformarlo insieme all’attore e regista Simone Severgnini in uno spettacolo teatrale; per raccontarsi a chi la malattia la conosce o la vive sulla propria pelle e non trova più il motivo di sorridere, ma soprattutto per tutti coloro che sono tristi e non sorridono mai solo per il fatto di “sentirsi normali”; la metafora di una moderna Cenerentola che ha trovato il modo di non perdersi l’appuntamento con il ballo della suo vita.

Vele

 

Anno 2013 - Regia: Simone Severgnini - Testo: Filippo Pozzoli - Dipinti di scena: Marco Bevignani

Con: Matteo Castagna

 

Vele è un racconto sulla vita prima di tutto. Sulla solitudine e sulla gioia di vivere. Sulla perdita, sulla mancanza e sul riscatto. Ma la prima certezza di questo lavoro è che sia un inno alla vita, e alla continua ricerca a cui essa ci spinge; magari, addirittura, uno stimolo ad immergervisi fino al collo, a tuffarcisi dentro come nel mare.....Una barca, in un mare azzurrissimo.

Cercavo di raggiungerla ma non riuscivo ad avvicinarmi a lei. Ma li c’era qualcosa di unico, di magico, qualcosa che andava assolutamente afferrato.

 

Ispirato alle musiche di "Marinai, Profeti e Balene" di Vinicio Capossela.

L'Orchestrina delle Ore

 

Anno 2012

 

Voci: Simone Severgnini e Tommaso Severgnini

Chitarre: Francesco Badi e Stefano Acuto

Basso: Francesco Anghileri

Percussioni: Stefano Casartelli e Dimitri Pugliese

Tastiere e Fisarmonica: Nicolò Moschera

 

Un progetto musicale ideato da Simone Severgnini e Tommaso Severgnini basato sul recupero e la reinterpretazione dei brani della musica d'autore italiana. Un viaggio ogni volta diverso tra musica e poesia che porta lo spettatore tra le atmosfere della Genova di Fabrizio de Andrè e Gino Paoli, alla Milano di Gaber e Jannacci, alla Bologna di Dalla e Guccini, passando attraverso Battisti, Van de Sfrooss e molti altri... una serata di musica Italiana e poesia che non mancherà di divertire e dare importanti spunti su quanto sia contata e qualnto continuerà a contare la musica nella nostra cultura, tradizione e memoria. una incursione cantautorale davvero sorprendende con 7 musicisti unici!

Le Serve da Jean Genet

 

Anno 2011 - Regia: Simone Severgnini

Con: Filippo Antonio Prina, Maria Cristina Stucchi e Clara Terranova

 

A 25 anni dalla scomparsa dell'autore la compagnia celebra il grande drammaturgo Jean Genet mettendo in scena la sua opera prima: Un gioco di ruoli dove il falso e l'artificioso sono lo scudo dietro cui si nasconde la violenza delle relazioni. Un gioco di ruoli che non è nulla più di ciò che sta sotto ad ogni nostra relazione umana, che ci rende oggetto della messa in scena fino al punto di sacrificare a quel gioco la nostra esistenza. 

 

Nel taglio registico dato alla messa in scena il trittico di donne è calato in un'amosfera moderna ed elegante, contorniata da musiche jazz che spesso concidono alla creazione di veri e propri "quadri viventi", i quali sostituiscono alcuni momenti di testo, spostando dalla parola alla sensazione il piano della scena.

 

Due Pezzi di Pane (esprimono il sentimento dell'amore)

 

Anno 2011 - Semifinalista Premio Scenario 2011 - Selezione Vetrina Giovani Realta' daTeatro 2011

Di e Con: Simone Severgnini e Maria Cristina Stucchi

 

Uno spettacolo in cui Danza e clowneriè si fondono in un meccanismo di scrittura di scena che parte dalla certezza che uno sguardo diverso da quello che solitamente usiamo nel nostro quotidiano possa rendere luminoso qualcosa sulla scena facendo riecheggiare in ognuno di noi quelle nebbie del ricordo di cui difficilmente riusciamo a cogliere i margini definiti ma le cui sensazioni se ascoltate attentamente non possono non vibrare di nuovo in quello sguardo quasi di bambino.

 

 

Danny Boodman T.D. Lemon

 

Anno 2011 - Regia e Adattamento del testo: Diego Pileggi

Con: Claudia Acerbis, Filippo Antonio Prina e Fabiola Tentori

 

Liberamente ispirato a "NOVECENTO" di A. Baricco.

 

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